Questo libro è un atto d’amore. Un amore non convenzionale, fatto di ore ed ore passate sotto sole e pioggia, sdraiati nel fango e sulle rocce, al fine di ritrarre animali che sono temuti e poco considerati dai più in quanto “fauna minore”, “ripugnanti” e “pericolosi”.
La disinformazione in campo naturalistico del nostro Paese ci costringe ogni giorno ad assistere ad episodi, riportati puntualmente sui quotidiani e sul web, di uccisioni ingiustificate ai danni di anfibi, rettili e non solo. Qualunque essere strisci pare destinato alla decapitazione; qualunque rospo attraversi una strada sembra condannato a finire sotto gli pneumatici dei veicoli; qualunque lembo di zona umida superstite finisce per essere soggetto ad inquinamento e stravolgimento; qualunque habitat viene invaso da specie introdotte dall’uomo. Per non parlare poi di falsi miti e leggende che attanagliano come una morsa troppo stretta la reputazione di rettili e anfibi.
Nella realtà questi affascinanti e timidi animali meritano ben altra considerazione. In primo luogo per il loro valore all’interno degli ecosistemi, e in secondo luogo per il loro semplice ed intrinseco valore di esistenza.
Scopo di queste pagine è accompagnare l’osservatore in un viaggio nell’affascinante mondo di squame, spire, carapaci, girini, ovature e paludi. Non si tratta dunque di una guida all’identificazione né di un compendio di biologia.
Testi di: Autori Vari
Pagine: 112
Illustrazioni: 90 a colori
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